Il gangsta rap non ride più quando mi smazzo questa faccenda, arriva al clou dove da noi non chiede ammenda, la vicenda è ufficiale ho il memoriale sull′agenda, non ho avuto l'assistente sociale meno male ma un'infanzia stupenda, non devo mostrare i miei cani e il mio ferro mi consenta, erro in questo mondo sfondo corro sopra un carro narro memorie, scorro tra le storie, aborro il tuo modo bizzarro da buzzurro e ti sguarro sotto un cielo azzurro, scorie radioattive ti squagliano come burro, non sbagliano le mie rime ti tagliano anche se sussurro, zarro fastidioso più del catarro vuoi scappare ma ti sbarro la via, tra crimini e misfatti come Mya Farrow, a conti fatti pronti a soddisfarti tra tramonti astratti orizzonti scarlatti attratti quando parlo, non li affronti questi bisonti matti mastodonti compatti come rinoceronti, allatti con dj Snatch ai piatti, faccio il rap soltanto perché so come farlo, gli altri sono contraffatti confunti pieni di difetti difatti stanno a pezzetti nei miei confronti, persi tra i loro discorsi e ritratti, mentre erano distratti e strafatti, mettilo agli atti brò che se combattono lo sai non mi abbattono certo in un attimo, ho il superflow che è sempre evoluto, è la P-A-U-R-A da un altro pianeta ti saluto frà!